top of page
YEAH YOU 2.jpeg

YEAH YOU

ITA

YEAH YOU sono Gustav Thomas ed Elvin Brandhi, padre e figlia originari del Galles ma cittadini del mondo, con una gestione logistica in continuo cambiamento tra Vienna, Kampala, Berlino, Il Cairo, Newcastle. Escursioni musicali e geografiche improvvisate sono alla base della loro Kh-art' Car-art. 

Il progetto ha un'innata portabilità. È nato dal desiderio di creare qualcosa in ogni momento libero, utilizzando apparecchiature di registrazione compatte per trasformare gli abituali e banali viaggi di famiglia in sessioni di registrazione spontanee in auto.

In effetti, se trasformato in politica identitaria, potrebbe essere una decostruzione anti-formulaica della famiglia nucleare e dell'uniforme psichica che i ruoli normativi servono a sostenere. In sé è solo un flusso di vita improvvisato. Immergendosi in un approccio entropico, per quanto involontario, gli YEAH YOU offrono qualcosa di cui godere/non godere, dove il contenuto cambia a seconda di quanti sconti del supermercato hanno trovato. “Si tratta in realtà di sviluppare un approccio alla performance che sradica il suo inquadramento come 'separato' da ciò che la gente pensa sia la vita quotidiana”. 

Vivendo con il sospetto che la routine soffochi, i due soddisfano l'impulso di creare indiscriminatamente e in movimento portando con sé una serie di altoparlanti in miniatura, dittafoni, campionatori, più una macchina fotografica o un microfono - che sono in tutto più che sufficienti. Le distorsioni di Thomas, con le sue sintezzazioni stridenti, fungono da piattaforma frastagliata per i viaggi lirici improvvisati del flusso di coscienza di Brandhi: un rumore lo-fi o un freestyle smontato. 

Si sono esibiti in festival internazionali (Sonic Acts, Borealis, Counterflows, Supernormal) e hanno pubblicato i due LPS Id Vendor e KRUTCH (per Slip) e la cassetta Vhod (per Alter/Opal Tapes).

  • Instagram
  • YouTube

ENG

 

YEAH YOU are Gustav Thomas and Elvin Brandhi, father/daughter from Wales but citizens of the world, with ever-changing logistics between Vienna, Kampala, Berlin, Cairo, Newcastle. Improvised musical and geographical excursions are the base of their Kh-art’ Car-art. The project has an innate portability. It grew from a desire to make something during every spare moment, using compact recording gear to turn the usual banal everyday family drives into spontaneous recording sessions in the car. Indeed, warped into identity politics, this could be an anti-formulaic deconstruction of the nuclear family and of psychic uniform, which normative roles serve to sustain. In itself is just an improv life stream. Diving in with an admittedly involuntary entropic approach, YEAH YOU provide something to enjoy/not enjoy, where the content shifts depending on how many supermarket discounts they found. "It's really about having developed an approach to performance which eradicates its framing as 'separate' from what people think of as daily life". Living under the suspicion that routine suffocates, the pair satisfy the impulse to create indiscriminately and on the go by carrying around a pocketful of miniature speakers, dictaphones, samplers, plus camera or mic - in all, more than enough to suffice. 

Thomas’s distorted, alluringly jarred synthesization acts as a jagged platform for Brandhi's improvised stream of consciousness lyrical trips: a lo-fi noise or a dismantled freestyle. 

They have performed at international festivals (Sonic Acts, Borealis, Counterflows, Supernormal) and released the two LPS Id Vendor and KRUTCH (on Slip) and the cassette Vhod (on Alter/Opal Tapes).

  • Instagram
  • YouTube
bottom of page